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09-02-2006 - Animali e Carni

Comparto suinicolo : Settimana ancora negativa per il mercato del vivo. Il mercato dei suini da allevamento, che aveva già manifestato dei segnali negativi nelle scorse settimane, consolida il trend flessivo con lievi contrazioni dei listini dei lattonzoli e dei magroni mentre stazionari risultano quelli dei suinetti. L'offerta ormai da settimane elevata e di difficile assorbimento, unitamente all'andamento sicuramente non positivo del segmento dei suini grassi, rendono lo scenario estremamente complesso. Nel mercato dei suini da macello si conferma l'inversione di tendenza emersa nella scorsa settimana con un'offerta di capi pronti estremamente abbondante; pertanto sia i corsi dei suini magri che quelli dei suini grassi registrano significative flessioni. Confrontando i prezzi attuali con gli stessi del 2004 si evince infatti che i primi sono inferiori sia per l'allevamento che per il macello, tranne che per le categorie da 30 a 50 kg che risultano in aumento. L'andamento del mercato del macellato, nella settimana analizzata, si conferma nel complesso negativo e condizionato dal pessimo trend di alcuni tagli pregiati quali i prosciutti DOP nonchè dalla flessione altrettanto significativa dei listini dei lombi. Diversamente altri tagli come la spalla senz'osso registrano, in contro tendenza, un incremento di richieste con conseguente rialzo delle quotazioni. Sia per le quotazioni dei tagli destinati all'industria che per quelli destinati al consumo, fatta eccezione per i lombi modena che registrano un sostanziale incremento, si evidenzia una flessione che porta i valori attuali ad essere di molto inferiori a quelli spuntati nella stessa settimana del 2004.

Comparto bovino : Il mercato all'origine dei bovini da allevamento è caratterizzato da un equilibrio tra domanda ed offerta che mantiene sostanzialmente stabili le quotazioni. Nello specifico, per quanto riguarda la categoria baliotti, si assiste ad un'unica diminuzione dei corsi sulla piazza di Modena, mentre i soggetti da ristallo replicano fedelmente le quotazioni della settimana passata. Sostanziale stabilità con tendenze al rialzo per quanto riguarda gli animali da macello. Si segnala un tono interessato della domanda ed un buon volume di scambio per tutti i comparti, pur rimanendo sostanzialmente stabili i listini. In dettaglio, si rileva un'unica flessione dei prezzi che rimane circoscritta alla piazza di Cuneo ed interessa unicamente il segmento dei vitelloni. La crescita dei corsi dei vitelloni e delle vacche da industria, al contrario, riguarda le piazze di Vicenza e di Carmagnola, mentre per le manze l'aumento è solamente su quest'ultima piazza. Solitamente, in questo periodo, la tendenza del mercato è rivolta ad una diminuzione delle vendite ed un aumento del'offerta di prodotto con una conseguente diminuzione dei prezzi, mentre quest'anno tutto cio non si è verificato sia per i problemi avuti nel settore avicunicolo sia per l''effetto della riduzione del ristallo, cominciato nella tarda primavera. Nel mercato all'ingrosso, le quotazioni delle carni di vitello mostrano un'unica variazione positiva di circa 10 cent/kg su Milano. Per quanto riguarda le carni di vitellone la crescita dei corsi è sia su Milano che su Modena, mentre per le vacche viene toccata solamente la piazza di Milano.

Lattiero caseari : Continua il trend crescente di prezzi che hanno caratterizzato le scorse sedute per il comparto dei due grana. I segnali positivi per il Pamigiano Reggiano, che prosegue la ripresa delle sue quotazioni per le produzioni 2003 e 2004, coinvolgono tutte le piazze monitorate. Le piazze emiliane di Parma, Reggio Emilia e Modena incrementano i propri listini di 5 centesimi per entrambe le stagionature come pure la piazza lombarda milanese che porta le sue quotazioni a 7,70-8,00 Euro/Kg per lo stagionato di due anni e 6,35-6,60 Euro/Kg per lo stagionato di un anno. Per il Reggiano, i livelli di produzione dello scorso mese di ottobre, sono diminuiti dello 0,75% se confrontati con il 2004. L'incremento di produzione a gennaio rimane quindi contenuta al 2,30%. Nello specifico, andando ad esaminare l'andamento della produzione nella zona di origine, si evidenzia come questa sia cresciuta del 4,23% in provincia di Mantova, 2,48% in quella di Modena, 2,29% a Parma mentre per Reggio Emilia l'incremento è pari all'1,18%. A conferma del momento positivo, anche il Grana Padano risale con incrementi di 5 centesimi per tutte le tipologie monitorate e su tutti i centri di scambio. Da segnalare, infine, la ripresa sulla piazza di Cremona del Provolone Val Padano sia fresco che maturo con incrementi di 5 centesimi.



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